Ingegner Martino Benzi

Gli scopi di questo sito web

A prima vista sembrano evidenti: voglio comunicare qualcosa a qualcuno.

La mia comunicazione avrà, quindi, dei contenuti e dei destinatari, ed è ragionevole supporre che io ci abbia pensato sopra molto bene e a lungo prima di prendere delle decisioni, visto che da queste scelte dipende il successo del sito sia in termini di posizionamento sui motori di ricerca, sia per numero di visitatori e di lettori e, alla fine, ne dipende la ricaduta economica sul mio lavoro professionale.

In questo capitolo descriverò come io ho definito gli scopi e le relative scelte progettuali per la realizzazione di questo mio sito internet, in quello successivo proverò a fare considerazioni generali che ritengo valide anche per il tuo.

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Si deve pensare prima ai contenuti o prima ai destinatari di un sito internet?

Tutti abbiamo qualcosa da dire, anzi, forse abbiamo fin troppo da dire, quindi dobbiamo fare una scelta, la più possibile oculata e puntuale, e decidere di cosa parlare. E questa scelta implica contemporaneamente decidere chi sono coloro a cui vogliamo parlare.

E poi dobbiamo verificare se i contenuti che abbiamo stabilito sono adeguati ai destinatari che vogliamo raggiungere... e dopo avere, eventualmente, rettificato i contenuti, ripensare ai destinatari... fino a poter dire con ragionevole sicurezza:  "Adesso basta, ci abbiamo pensato abbastanza".

I miei contenuti ed i miei destinatari

Scegliere è sempre un bel grattacapo

Da oltre vent'anni mi occupo professionalmente solo di informatica e comunicazione ed è ovvio che saranno loro il contenuto di questo sito web. Informatica e comunicazione, però, sono qualcosa di incredibilmente vasto e persino quelle piccolissime parte di esse che ho affrontato e affronto abitualmente per lavoro, potrebbero creare confusione nei visitatori del sito stesso.

Confusione nel senso che parlare di troppe cose, disperderebbe l'attenzione dei visitatori dai punti che considero realmente importanti per la mia attività professionale e per la sua redditività, perché, trattandosi di lavoro, sempre sulla redditività si finisce col cascare.

Devo tornare al problema fondamentale: "A cosa mi serve il sito?"

Ecco le mie risposte, in ordine decrescente di indispensabilità, ma crescente per importanza economica:

  • A rendermi rintracciabile da chiunque conosca il mio nome. Equivale ad essere presenti, ma con molte possibilità di ricerca internazionale in più, sull'elenco telefonico e sulle Pagine Gialle.
    • Se si digita su Google "Martino Benzi" — comprese le virgolette, che indicano che la frase deve essere cercata esattamente che è scritta — mi si trova nelle primissime posizioni, anche se l'ordinamento ottenuto dipende in parte dal profilo abituale delle ricerche di chi vuole rintracciarmi. Da questo punto di vista io ho un nome molto fortunato: la ricerca avanzata di Google restituisce circa 1'980 pagine che contengono il mio nome e cognome uno di seguito all'altro e, naturalmente, non tutte si riferiscono a me; "Mario Rossi" ha qualche complicazione in più e circa 1'440'000  pagine restituite, mentre "John Smith" almeno 19'100'000 pagine.
    • Il mio sito contiene tutte le indicazioni anagrafiche, telefoniche, professionali e fiscali obbligatorie per legge — le stesse che devo mettere sulla mia carta intestata professionale — o che io ritengo utili per chi voglia entrare in contatto con me. Questo tipo di informazioni, tra l'altro, consentirebbero a chi abbia un'idea di che mestiere faccia e dove viva, di restringere le ricerche e di rintracciarmi, anche se per caso mi chiamassi Mario Rossi.
  • A rendere pubblica la mia attività professionale. In tutte le revisioni del mio sito, realizzate nel corso degli anni, ho sempre esposto che tipo di attività svolgo ed i lavori e i clienti più significativi. Gli scopi sono essenzialmente due:
    • Consentire a chi desideri avere referenze su di me, di approfondire le informazioni di cui eventualmente già dispone.
    • Farmi un po' di sana réclame, ricordando quanto sono buono, bello e bravo a chi, per un motivo o per l'altro, mi conosce già.
  • Per cercare di acquisire nuovi clienti, che abbiano bisogno di prestazioni professionali analoghe a quelle già fornite ad altri e che arrivino sul mio sito internet, per caso, tramite un motore di ricerca.
    • Da questo punto di vista la semplice esposizione delle mie attività professionali e del portfolio dei lavori svolti non è sufficiente. Il motivo è banale, banalissimo: c'è troppa concorrenza. Concorrenza a volte buona, a volte ottima, in molti casi pessima. Nel marasma generale io finisco con lo scomparire.
    • Per cercare di ovviare a questo problema, tutte le edizioni del mio sito hanno sempre compreso una parte di consigli e suggerimenti, oltre a considerazioni sull'informatica in azienda, che contenessero — in maniera leale, nel naturale scorrere del testo — i vocaboli fondamentali per rendermi rintracciabile e ben posizionato sui motori di ricerca.
    • Naturalmente ho sempre cercato di rendere utili e interessanti queste informazioni, per evitare di deludere i lettori ed ottenere l'effetto opposto a quello sperato.

Il contenuto di questo sito

L'ultimo punto del paragrafo precedente definisce perfettamente quale dev'essere il contenuto principale di questo sito, quello che condiziona tutto il resto:

  • Fornire, sotto forma di buoni consigli e utili suggerimenti, validi per chiunque sia interessato alla realizzazione di un sito web, informazioni adeguate a far capire a dei possibili clienti quali sono le mie capacità professionali, nella speranza che questi, prendano contatto e si finisca col fare affari insieme.
  • Ma attenzione, la presenza di molto testo, ben articolato, dettagliato e, soprattutto, coerente internamente e con i titoli delle pagine, è il presupposto fondamentale per finire in posizione utile sui motori di ricerca. Il metodo è incredibilmente più efficace rispetto all'inserire decine di keywords nascoste nel codice della pagina, le quali sono non solo snobbate da Google, ma, soprattutto, sono talmente inflazionate da risultare praticamente inutili. A questo argomento dedicherò il capitolo: "Il posizionamento sui motori di ricerca", per il momento ancora in bozza.

I destinatari di questo sito

Il mio è un sito professionale, destinato a servire da supporto per il mio lavoro, pertanto i destinatari sono dei possibili committenti, probabilmente professionisti, aziende o associazioni, non dei semplici curiosi od hobbisti — il ragazzino che vuole farsi un blog su quanto è bello andare in bicicletta — però potrebbe trattarsi benissimo di un'associazione sportiva dilettantistica che deve fare o rifare il proprio sito internet.

È per questo motivo che consigli e suggerimenti sono destinati ad un pubblico di non specialisti del web, avrei potuto scegliere di aprire un blog di considerazioni tecniche con i colleghi — che sono comunque i benvenuti e spero possano trovare qualcosa di interessante anche loro — ma i destinatari tipici della mia comunicazione professionale ben difficilmente sono interessati agli aspetti più esoterici della programmazione Java Script o al futuro dello standard HTML5: non è il loro mestiere. Non mancheranno accenni a problemi del genere, ma saranno sempre dal punto di vista di chi non è specialista del settore.

Quindi il contenuto di questo sito — dopo aver ben deciso chi sono i destinatari, posso ora tornare a definire nei dettagli i contenuti — è tutto dedicato a cosa si deve sapere per progettare e realizzare un sito internet efficace, cioè che sia ben posizionato sui motori di ricerca e che produca contatti validi dal punto di vista commerciale o sociale.

Naturalmente il processo decisionale che mi ha condotto a questa scelta non si è esaurito in soli tre passi — contenuti, destinatari, contenuti — è stato molto più complesso, ma la sintesi è questa e ciò che stai leggendo ne è il risultato.

Solo tu, se sei arrivato qui usando un motore di ricerca, potresti dirmi se ho fatto una scelta oculata e, se lo ritieni opportuno, puoi farlo mandandomi un'e-mail.


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